La Seconda sezione penale del Tribunale di Roma ha condannato l'immobiliarista Danilo Coppola a 6 anni di carcere, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a 10 anni di interdizione dagli uffici direttivi per il fallimento della societŕ Micop. In particolare Coppola č stato condannato per bancarotta distrattiva e documentale ma assolto dall'ipotesi di falso. Assieme a lui č stata condannata anche la sua contabile, Daniela Candeloro, a 4 anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Assolti tutti gli altri 6 imputati, tra soci dell'azienda e collaboratori.

A Coppola e alla Candeloro il Tribunale ha applicato anche le pene accessorie come l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per l'imprenditore e per cinque anni alla commercialista. Inoltre li ha dichiarati inabili ad attivitá imprenditoriali per la durata di dieci anni. Accogliendo le richieste fatte il 13 dicembre dello scorso anno dal pubblico ministero Rodolfo Sabelli, il Tribunale ha disposto il sequestro di 8 milioni in azioni Bim acquistate secondo l'accusa con denaro sottratto alla Micop e finite poi in una delle altre societá di cui Coppola č titolare. Il processo svoltosi davanti alla seconda Sezione del Tribunale di Roma aveva tratto origine dal fallimento della societá Micop dichiarato il 20 dicembre del 2006 per euro 13 milioni 410mila, somma ricavata dalla vendita di immobili e trasferiti poi in altre societá del gruppo Coppola con pregiudizio dei creditori. Coppola fině in carcere per questa vicenda nel marzo del 2007.